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The STUDIA UNIVERSITATIS BABEŞ-BOLYAI issue article summary
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Abstract: Il volumetto di don Cristoforo Charamsa è una riflessione teologica, mantenuta
anche nei toni di una meditazione spirituale, sulla lettera apostolica di Giovanni Paolo
II Rosarium Virginis Mariae, che è stato l’ultimo documento mariano del Papa polacco.
In questo atto pontificio veniva indetto un speciale Anno del Rosario, ma soprattutto
si lanciava una vera e propria riforma della millenare preghiera della Corona. L’autore,
il sacerdote e teologo polacco, in questo testo, accessibile e di gradevole lettura,
avvicina le linee guida della lezione pontificia sul Rosario. Sottolinea la grande
prospettiva cristocentrica in cui deve essere inquadrata la devozione mariana. Abbozza
la storia del Rosario, situandolo tra le varie scuole di preghiere e di pratiche spirituali,
per tracciare, sulla scia della lettera apostolica, il suo valore perenne. Anche per l’uomo
d’oggi la preghiera rosaria può infatti costituire una scuola quotidiana di meditazione e
di vera contemplazione dei misteri di Cristo e della sua Madre. A questo scopo l’autore
indica vari consigli per una migliore preghiera del Rosario che possa salire fino
all’ideale contemplativo. Infine, attraverso questa forma di preghiera si stimola il
ricupero della teologia dei misteri di Cristo, già ben esposta nel Catechismo della Chiesa
Cattolica, ma forse necessitante ancora una rinascita nella riflessione teologica. Uno dei
maestri di tale scuola innamorata di Cristo era San Tommaso d’Aquino, ed è proprio
lui ad offrire le meditazioni – scelte dall’autore della pubblicazione – ai cinque nuovi
misteri del Rosario istituiti da Giovanni Paolo (in appendice). Don Charamsa invece
propone le sue cinque letture teologiche dei nuovi misteri, rileggendoli nell’ottica
pasquale e gloriosa, ecclesiale e sacramentale. |
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