Rezumat articol ediţie STUDIA UNIVERSITATIS BABEŞ-BOLYAI

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    STUDIA THEOLOGIA%20CATHOLICA - Ediţia nr.3 din 2006  
         
  Articol:   SPIRITUALITATE TRINITARĂ PREASFÂNTA TREIME OGLINDITĂ ÎN RUGĂCIUNEA ÎNĂLŢARE CĂTRE PREASFÂNTA TREIME A FERICITEI ELISABETA A SF. TREIMI.

Autori:  CĂLIN BOT.
 
       
         
  Rezumat:  Spiritualità trinitaria. Santissima Trinità rispecchiata nella preghiera Ascensione verso la santissima Trinità, di Beata Elisabeta della santissima Trinità. La spiritualità orientale ha come centro il mistero della Santissima Trinità. É per questo motivo che abbiamo scelto il presente soggetto da approfondire. Dall’atra parte, come dice P. Tomáš Špidlík, la spiritualità romena è un integrazione fra la spiritualità orientale e quella occidentale.1 Abbiamo scelto di presentare la preghiera di una monaca carmelitana, appunto per mostrare la vicinanza e la perfetta compatibilità delle due spiritualità, ciascuna con le sue ricchezze; senza suggerire con ciò un sincretismo. Per altro, cogliamo l’occasione per far conoscere di più nel nostro ambiente l’autrice di tale preghiera, cioé la beata Elisabeta della Trinità. Dopo una presentazione biografica della beata Elisabeta della Trinità, procediamo con la traduzione della sua preghiera che ci fa da guida nella nostra riflessione. Di seguito, cerchiamo di individuare le funzioni di ognuna delle tre persone nella Trinità immanente. Infine, trattiamo il modo di rapportarsi del cristiano ad ognuna delle persone della Santissima Trinità, Padre Figlio e Spirito Santo. Approfondendo la sua conoscenza sul Creatore, l’uomo, creato secondo l’immagine di Dio Trinità, arriverà a conoscere meglio se stesso. Inoltre, egli saprà rapportarsi in modo migliore al suo Dio e comprenderà di più quale sia la risposta che il Signore Dio attende da lui. Il rapportarsi e il rispondere del cristiano nei confronti di Dio costituisce la sua spiritualità. Infatti, non può esistere una spiritualità più sicura ed autentica di quella che ha come fondamento il dogma della Trinità. Il Dio Trino costituisce un grande mistero. Dal rapportarsi consapevolmente ad un tale Dio risulta una spiritualità aperta verso un Dio che trascende la nostra comprensione, le nostre aspettative e, che è fondamentalmente libero ed imprevedibile. Una tale spiritualità sfavorirebbe le fissazioni su delle false sicurezze e l’appello ai falsi déi. Il dogma della Trinità mette di fronte al cristiano un dio grande e maestoso. L’uomo, che sperimenta spesso la sua debolezza, miseria, incoerenza e peccaminosità, potrà credere soltanto in un tale Dio, in quanto solamente un tale Dio può salvarlo. La spiritualità trinitaria insegna al cristiano la comunione, la coesione e l’unità. Essa insegna nello stesso tempo l’azione concertata e il rispetto pieno per la specificità e la personalità dell’altro. Solamente il donarsi secondo il modello della Santissima Trinità rende possibile l’uscire da se stessi e la fecondità della vita cristiana. Dunque, soltanto l’incontro in profondità con un „tu” aiuta il cristiano ad uscire da se stesso e, in tal modo, riempirsi di meraviglia di fronte a tale incontro che porta con sè la ricchezza dell’altro. Soltanto nell’incontro con un „tu”, diverso da sè e complementare, il cristiano avrebbe una vita feconda.  
         
     
         
         
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